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L’eccellenza viene dalla terra tartufo, castagne, nocciole &co.

L’Irpinia è nota anche per l’eccellente tartufo nero di Bagnoli che ogni anno, nel mese di ottobre, gli dedica una sagra durante la quale è possibile degustare piatti e prodotti a base di tartufo, tra cui le penne al tartufo e pancetta, formaggi e liquori aromatizzati al tartufo, il caciocavallo impiccato e il pane al tartufo.
Altra perla di questa area dell’irpina è la castagna di Montella cosi denominata la pregiatissima castagna della varietà “palommina” (unico caso di prodotto ortofrutticolo a ottenere il riconoscimento DOC, nel 1987, e il riconoscimento IGP nel 1996).
Non meno pregiata la castagna di Serino DOP, impiegata come ingrediente base nella produzione dolciaria oppure bollita o arrostita.
Sempre nella Bassa Irpinia, troviamo vastissimi appezzamenti coltivati a nocciole. Numerose sono le feste e gli eventi dedicati alla nocciola, durante le quali si possono degustare le “ntrite“: nocciole sgusciate, tostate al forno e infilate a colonna in sottili fili di canapa bianca. Si segnalano in particolare la sagra che Baiano dedica alla nocciola nel mese di settembre durante la quale si possono degustare i tradizionali spaghetti alla nocciola; e la sagra della frutta secca che si svolge a Domicella, nella prima settimana di settembre.
Tra i numerosi dolci della tradizione irpina, un posto di rilievo è occupato dal torrone. A Grottaminarda, si sta formando un nuovo presidio di ottima produzione del torrone, ma il paese di più antica tradizione è Dentecane, una piccola frazione di Pietradefusi, immersa nei noccioleti e rigogliosi boschi, da cui si producono nocciole e un odoroso miele utilizzato per la produzione del torrone. È stato Dentecane il paese dove per la prima volta si è inaugurato il ciclo della farcitura, sia al cioccolato, che con il pan di Spagna imbevuto nella strega o nel limoncello.
Da Dentecane, la tradizione del torrone è stata importata nel comune di Ospedaletto d’Alpinolo, ai piedi del Monte Partenio, meta dei numerosi pellegrini che si recano in visita alla Madonna di Montevergine. Qui, nella Piazza Mercato, è allestita una esposizione permanente dove, tutto l’anno è possibile acquistare le principali varietà prodotte.
Spostandoci nelle pianure agricole dei territori più vicini alla provincia di Salerno incontriamo vaste produzioni di ortaggi: pomodori, melanzane, carciofi, patate, e soprattutto La Cipolla Ramata di Montoro.
Infine, come non menzionare i pregiati oli d’oliva ottenuti dall’oliva ravece, coltivata nell’arianese, nella Valle Ufita e nella Media Valle del Calore. L’olio DOP “Irpinia Colline dell’Ufita DOP” è il risultato della perfetta armonia tra ambiente e tradizione.
Gli oli Dop Irpini sono famosi ed esportati in tutto il mondo e rendono speciali le pietanze di ogni cucina locale.

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